Chronica parva Ferrariensis: le prime grandi famiglie di Ferrara

prime-famiglie-ferrara-chronica-parva-ferrariensisIn questa parte della Chronica viene affrontato l’argomento delle prime famiglie che si insediarono nell’appena costituita città di Ferrara. Diversi fattori contribuirono a richiamare frotte di persone da svariate parti della penisola in quanto la novella città non si presentava male: due castelli, diciotto torri, quattro quartieri, terrapieni e fossati difensivi, il più grande fiume d’Italia appena fuori le mura, terreni potenzialmente fertili, boschi ma anche paludi che, comunque, non impedivano lo sviluppo del commercio e del traffico navale e marittimo. Insomma, almeno sulla carta, tutto giocava a favore di un suo prosperoso sviluppo commerciale e tutto ciò, ovviamente, contribuì a far confluire gente da ogni dove e di ogni estrazione sociale ma, soprattutto, giunsero persone ricche e di nobili origini, che portarono seco i loro beni, le loro servitù ed i loro dipendenti.

ACQUISTO DEI TERRENI

Chronica: colonne 479-480, righe 139-147

Denique cùm possessiones juris Ecclesiarum essent, & cultores perpauci, & territorium paludibus, & nemoribus esset opertum, gratia, vel non magna pecunia sibi quisque primorum Civium possessiones paravit. Et cùm potentiæ quisque optimatum studeret, ex parte possessionum partarum pretio vili, Vassallos certatim sibi obligando fecere.

Traduzione Chronica: colonne 479-480, righe 139-147

Infine, essendo i terreni in possesso delle chiese, i coltivatori in numero assai esiguo ed il territorio interamente ricoperto da paludi e da boschi, i cittadini con maggiori disponibilità economiche riuscirono ad entrare in possesso, gratuitamente o pagandoli un prezzo modesto, delle piene proprietà o dei diritti lavorativi su grandi appezzamenti di terreno. E studiando tutte le opportunità possibili per accrescere il proprio potere, anche in virtù degli aumentati possedimenti pagati prezzi irrisori, riuscirono a creare dal nulla legioni di vassalli loro obbedienti.

ANTICHE FAMIGLIE NOBILI DECADUTE

Chronica: colonna 480, righe 147-154

Numerari audivi ab antiquis nostris Familias Nobilium XXXIV, ex quibus Familiis plures defecerunt, & ex decem quarum nullus superstes habetur. Quædam verò adeò opibus, potentia, & probitate exinanitæ sunt, ut jam non polleant more majorum, sed plabejis hominibus affinitate misceantur. Nomina quidem Familiarum Nobilium scribere mihi in animo est, ut posteris innotescant.

Traduzione Chronica: colonna 480, righe 147-154

Ho sentito che i nostri vecchi contavano trentaquattro famiglie nobili, molte delle quali decaddero, e di dieci famiglie non rimane al tempo d’oggi alcun superstite, mentre altre hanno perso ricchezze, potenza e nobiltà e non sono più in grado di eccellere come i loro antenati, ma hanno mescolato la parentela con i plebei. Per questi motivi, voglio scivere i nomi di alcune famiglie nobili per lasciarli ai posteri.

PRIME DIECI FAMIGLIE DECADUTE

Chronica: colonna 480, righe 154-168

Porrò in regione superiori Urbis usque ad Ecclesiam Sanctæ Mariæ Novæ quinque Familiæ Nobilium fuerunt, scilicet Ansedei, Guatarelli, Niger Petri, (NdR – La virgola è da leggersi come “da”) Sainæ, Egidius de Furno, Cassiani. Hi omnes totaliter defecerunt. In Parochia Sanctæ Mariæ Novæ erant Grotti, & Beliboni: exinaniti sunt, non extinti: alibi lares habent. In Parochia Sancti Nicolai fuere Maynardi olim præpotentes: exinaniti sunt. Gondoaldi quoque ejus Parochiæ, clarere desierunt. In Parochia Sanctæ Crucis Aldigerii de Fontana, qui nunc Fontanenses dicuntur.

Traduzione Chronica: colonna 480, righe 154-168

Partendo dalla zona superiore della città, fino alla Chiesa di Santa Maria Nuova ebbero sede cinque famiglie nobili: gli Ansedei, i Guatarelli, i Negro di Pietro Saina, Egidio de Forno ed i Cassiani. Tutti costoro decaddero. Nella Parrocchia di Santa Maria Nuova vi erano i Grotti ed i Beliboni: risultano indeboliti, ma non estinti: risiedono altrove. Nella Parrocchia di San Nicolò vi furono i Mainardi, assai potenti un tempo, ma ora decisamente indeboliti. I Gondoaldi appartenenti alla stessa parrocchia hanno smesso di eccellere. Nella Parrocchia di Santa Croce gli Aldighieri da Fontana, che ora usano chiamarsi Fontanesi.

ALTRE DIECI FAMIGLIE DECADUTE

Chronica: colonna 480, righe 168-184

In Parochia Ecclesiæ Omnium Sanctorum fuere Rasurii: hi desecerunt. Marchoaldi verò non extinti, sed sunt in plebis numero computati. In Parochia Sancti Stephani fuere Contrarii, & Misotti, fatìs potentes clientibus multis: in omnibus attenuati celebritate, qua pollebant, jam perdita. In Parochia Sancti Pauli fuere Leuci: præter unum Peritum-Juris ceteri viluerunt. In Parochia Sancti Romani fuit Parthenopæus vir dives & potens: defecit in totum. Fuere quoque Menaboi: supersunt duo juvenes divites, & potentes, prole autem deficiunt. In Parochia Sancti Jacobi fuere Pagani: habentur ex eis superstites. In Parochia Sancti Agnetis fuere Guidoberti, ac Vicedomini: habentur ex his superstites, opibus tenues.

Traduzione Chronica: colonna 480, righe 168-184

Nella Parrocchia della Chiesa di Ognissanti vi furono i Rasuri: questi decaddero. I Marcoaldi, invece, non sono estinti, ma sono annoverati tra i plebei. Nella Parrocchia di Santo Stefano vi furono i Contrari ed i Misotti, abbastanza potenti visti i molti dipendenti, ma ora, perduta la fama della potenza, sono completamente decaduti. Nella Parrocchia di San Paolo vi furono i Leuci: tranne uno che risulta esperto in Legge, tutti i restanti risultano decaduti. Nella Parrocchia di San Romano vi fu Partenopeo, ricco e potente: decadde completamente. Fu così anche per i Menaboi, dei quali sopravvivono due giovani ricchi e potenti, ma senza figli. Nella Parrocchia di San Giacomo vi furono i Pagani, dei quali sopravvivono alcuni membri. Nella Parrocchia di Sant’Agnese vi furono i Guidoberti ed i Visdomini: di entrambe le famiglie sopravvivono membri, ma con scarse possibilità.

ALTRE FAMIGLIE DECADUTE

Chronica: colonna 480, righe 184-199

In Parochia Sancti Clementis Gontardi, in Parochia S. Gregorii Toculi, in Parochia Sancti Petri, sive Castello Curtesorum, Casotus, ex quo nulla proles superfuit. Adelardi, ex quibus fuit Guilielmus de Marchesella suæ partis Princeps & caput; & Taurelli, ex quibus fuit salinguerra adversæ partis Princeps. Ex Adelardis nullus, vel nulla superfuit, nisi puella nata ex Adelardo fratre Guilielmi, quæ furtim abducta de domo taurellorum, quorum uni erat destinata uxor futura, tradita fuit uni Marchionum Estensium Obizoni nomine, quæ in puellari ætate decessit à viro non cognita. Ex Taurellis unicus vir superst finè prole virili.

Traduzione Chronica: colonna 480, righe 184-199

Nella Parrocchia di San Clemente i Gontardi, nella Parrocchia di San Gregorio i Toculi, nella Parrocchia di San Pietro, o Castello dei Cortesi, Casotto, di cui rimasero discendenti. Gli Adelardi, dei quali fu primo e guida della sua parte Guglielmo di Marchesella. E i Torelli, dei quali Salinguerra fu il primo della parte avversa. Degli Adelardi non sopravvisse alcuno, all’infuori di una fanciulla figlia di Adelardo, fratello di Guglielmo, che rapita di nascosto dalla casa dei Torelli, ad uno dei quali era stata promessa, fu consegnata ad uno dei marchesi d’Este, di nome Obizzo, ma morì prima di consumare il matrimonio. Dei Torelli ne rimane uno solamente, che non ha figli maschi.

ULTIME FAMIGLIE DECADUTE

Chronica: colonna 480, righe 199-210

In Parochia Sancti Apollinaris fuere Falza Galloni, qui & defecerunt. In Parochia Sanctæ Mariæ de Vado Advocati, & Cattanei de Lusia erant, qui non sunt modò, & Signorelli, ex quibis habentur susperstites. In Parochia Sancti Vitalis Buchinpanes habentur. In Parochia Sancti Thomæ fuere Taurelli, atque Ramberti. In Parochia Sancti Laurentii fuere Fontanenses, qui ex Aldigeriis sunt exorti, & de quibus proles defuit. In Parochia Beati Sivestri fuerunt Costabili, quorum proles multa est, & Leodovini, qui durant.

Traduzione Chronica: colonna 480, righe 199-210

Nella Parrocchia di Sant’Apollinare vi furono i Falza Galloni, che pure andarono in decadenza. Nella Parrocchia di Santa Maria in Vado vi erano gli Avvocati (NdR – Notissima famiglia veronese) ed i Cattanei pronenienti da Lusia (NdR – Provincia di Rovigo), che oggi risultano estinti, e i Signorelli, dei quali rimangono eredi diretti. Nella Parrocchia di San Vitale vi sono i Buchinpane. Nella Parrocchia di San Tommaso vi furono i Taurelli e i Ramberti. Nella Parrocchia di San Lorenzo vi furono i Fontanesi che, provenienti dagli Aldighieri, non hanno discendenti. Nella Parrocchia del Beato Silvestro vi furono i Costabili, che hanno numerosi discendenti e i Leodovini.

ducato-estense-blog-ducato-di-ferrara-fiorenzo-artioliSe l’articolo ti è piaciuto e vorresti organizzare una conferenza gratuita nel tuo comune o presso la tua associazione, mi trovi a Vigarano Pieve, in via Mantova 117, il giovedì, dalle 22 alle 23. Se desideri utilizzarlo per fini commerciali, avrai bisogno della mia autorizzazione scritta, ma se desideri inserirlo nel tuo blog, devi ricordarti di citarne la fonte, così da dare a Cesare ciò che è di Cesare, ovvero le idee che sono state qui espresse. Le mie altre passioni sono la vita nel cosmo, che trovi a questo  link e l’ufologia, che trovi a quest’altro link.