Prime notizie sul territorio di Ferrara

trigaboli-ipotesi-PadovaniSi pensa che la città di Ferrara sia venuta a costituirsi in conseguenza di due fattori: da una parte la guerra che i Bizantini dell’antico Esarcato di Ravenna, poi chiamata “Romània” e quindi “Romagna”, combatterono contro i Longobardi di Re Desiderio, giunti in Italia nel 568 d.C. e stabilitisi a Pavia, e dall’altra le continue inondazioni a cui erano sottoposte le antiche genti di queste nostre terre, a causa della particolarità del territorio ferrarese di quegli anni, costituito da tante terre sopraelevate o “polesini”, interamente circondate da acque salmastre o, comunque, malsane. Così, essendo la zona a sud di Ferrara, tra San Giorgio ed Aguscello, all’altezza della biforcazione fra i rami del Po di Volano e del Po di Primaro, leggermente a forma di dosso in conseguenza delle continue esondazioni del grande fiume e, quindi, dell’incessante apporto di sabbie e detriti, richiamò ben presto gente in fuga dalle suddette situazioni.

IL CASTRUM FERRARIAE

ipotesi-vicus-magnus-forum-alieniSi pensa, comunque, che solo col superamento fisico della sponda sinistra del Po di Volano si siano venute a creare le condizioni affinché prendesse corpo, presso l’attuale zona di San Pietro, il vero “Castrum Ferrariae“. E così, allorquando nell’anno 657 d.C. la sede vescovile di Voghenza venne trasferita, dopo oltre tre secoli, a San Giorgio, a ridosso del castrum suddetto, ove venne poi costruita anche la prima cattedrale di Ferrara, si assistette ad una forte migrazione di genti verso la città, che andarono ad occupare i quartieri di qua dal Volano, compresi fra San Bartolo e San Giorgio.

ferrara-1388-Bartolino-da-NovaraOvviamente, in mancanza di documenti scritti, ed ufficialmente riconosciuti, tutte le cose dette (la guerra dei Bizantini contro i Longobardi, le asperità del territorio minacciato dalle acque, il trasferimento della sede vescovile da Voghenza a San Giorgio, pur essendo realmente accadute, non sono sufficienti per sostenere la tesi che la città di Ferrara si sia formata in conseguenza di esse. Per tale motivo, non si può del tutto screditare l’ipotesi di una “nascita premeditata di un castrum” a scopo difensivo, cioè di una fortificazione fatta o consolidare o erigere ex novo a nord della biforcazione del Po di Ferrara, nei due rami del Volano e del Primaro, dagli stessi Bizantini di Ravenna, allorquando si fossero sentiti minacciati dalla bellicosità dei Longobardi. Se così fosse andata, sarebbe stato un comportamento del tutto comprensibile per quei tempi.

RICONOSCIMENTO UFFICIALE DELLA “CIVITAS FERRARIAE”

Ferrara-19-novembre-1597Nonostante l’agglomerato urbano della città fosse già costituito da alcuni secoli, e riconosciuto come tale da diverse fonti, la prima data certa su Ferrara è dell’anno 753 d.C., allorquando Astolfo, re dei Longobardi, recuperate solo l’anno prima alcune terre bizantine dell’Esarcato suddetto, concedette un diploma all’Abbazia di Nonantola: in tale documento, venne ufficialmente citata per la prima volta la “Civitas” di Ferrara che, poco tempo dopo, ottenne il titolo di “Ducato“, nel senso di territorio governato dai duchi, ovvero da duci o comandanti militari. Al tempo dell’impero romano, questo titolo designò dapprima il semplice condottiero e poi si identificò nella figura di un vero e proprio capo di una provincia. Al tempo in cui Ferrara assurse a Ducato, il duca era investito della carica direttamente dall’imperatore ed esercitava anche poteri giudiziari e civili.

FERRARA E PAPATO

ferrara-antica-ipotesi-Giovanni-Benetti-1719Il destino del novello Ducato di Ferrara continuò ad essere legato alle vicende militari di Astolfo il quale, dopo essere riuscito a minacciare Roma, venne sconfitto fra il 754 ed il 756 d.C. da Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello e padre di Carlo Magno, chiamato in aiuto da Papa Stefano II, che già lo aveva incoronato. Il re dei Franchi riuscì così a riconquistare tutte le terre dell’Esarcato di Ravenna e le donò immediatamente al papa che, proprio da questi luoghi, iniziò così la costruzione di quello che poi divenne il primo nucleo dello Stato della Chiesa.

La Chiesa mai rinunciò a tale dono del Ducato di Ferrara e, grazie alla definitiva sconfitta di Desiderio, re dei Longobardi, da parte di Carlo Magno (773-774), si videro rinnovare la donazione. Quest’ultimo, dopo aver unificato il Regno Franco in seguito alla morte del fratello Carlomanno (771), conquistò prima tutta l’Italia longobarda e poi buona parte dell’Europa occidentale, con il pieno appoggio della Chiesa di Roma. Si arrivò in tal modo alla famosa notte di Natale dell’Ottocento, allorquando il papa Leone III, a Roma, lo incoronò Imperatore e determinò la nascita del Sacro Romano Impero.

ducato-estense-blog-ducato-di-ferrara-fiorenzo-artioliSe l’articolo ti è piaciuto e vorresti organizzare una conferenza gratuita nel tuo comune o presso la tua associazione, mi trovi a Vigarano Pieve, in via Mantova 117, il giovedì, dalle 22 alle 23. Se desideri utilizzarlo per fini commerciali, avrai bisogno della mia autorizzazione scritta, ma se desideri inserirlo nel tuo blog, devi ricordarti di citarne la fonte, così da dare a Cesare ciò che è di Cesare, ovvero le idee che sono state qui espresse. Le mie altre passioni sono la vita nel cosmo, che trovi a questo  link e l’ufologia, che trovi a quest’altro link.